POLITICHE, PRATICHE E PROGETTI PER IL TRATTAMENTO DELL’ABITARE INFORMALE IN LOMBARDIA

 

La ricerca InfoHousE indaga le forme dell’abitare informale all’interno dei patrimoni residenziali privati della Lombardia, con un’attenzione specifica all’individuazione e riconoscimento di situazioni di fragilità e marginalità sociale ma anche alla identificazione di possibilità di rigenerazione e riqualificazione dei territori e dei patrimoni.

L’ipotesi è che fenomeni e pratiche abitative informali tendono a diffondersi con maggiore frequenza, particolarmente (ma non solo) nei contesti periferici, in modi tutt’altro che casuali.

Investendo patrimoni abitativi in cui la proprietà privata è in genere assai frazionata ed in cui i meccanismi di controllo e i dispositivi di regolazione sono meno stringenti, le possibilità di accesso e di fuoriuscita più semplici e meno vincolanti (anche in relazione a carriere abitative particolarmente dinamiche e in forte evoluzione), gli effetti di richiamo (anche transcontinentale) producono forme di garanzia e accreditamento che facilitano l’accesso. Tutto ciò non avviene ovunque e in maniera qualsivoglia. Piuttosto si assiste frequentemente alla formazione di enclaves urbane in cui questi fenomeni si concentrano, realizzando situazioni di auto-protezione e autolegittimazione, stabilendo “riserve” in cui vigono regimi d’uso e pratiche dell’abitare “speciali”, spesso caratterizzate da una rilevante presenza di popolazione immigrata.

Si tratta in molti casi di territori in cui si insediano individui o intere comunità soggetti a processi di marginalizzazione e a rischio di esclusione sociale ed in cui, in molti casi, si assiste anche alla formazione di rilevanti fenomeni di degrado fisico e deperimento funzionale del patrimonio residenziale e urbano.

La ricerca è strutturata in tre parti: la descrizione e comprensione del fenomeno dell’abitare informale attraverso l’analisi di alcuni casi studio al fine di riconoscerne i caratteri distintivi da un punto di vista fisico e sociale; la definizione di “gradi di informalità” differenti in relazione a diversi contesti e pratiche locali; l’identificazione e lo studio di politiche pubbliche e interventi privati attivati a diversi livelli nei diversi casi e con diverso successo attraverso la ricerca di buone pratiche e l’interlocuzione con gli attori locali.

L’avvicinamento alle situazioni empiriche e la ricognizione sulle esperienze in corso è finalizzato alla definizione in termini teorici ed operativi del difficile nesso fra azioni istituzionali e pratiche informali e orientato alla elaborazione di adeguate leve progettuali e di policy.

Con queste questioni la ricerca intende confrontarsi su un piano empirico e teorico prendendo in esame il territorio lombardo come campo d’osservazione particolarmente rilevante rispetto alla diffusione dei patrimoni abitativi privati, al differenziale di ricchezza procapite, alla forte attrattività che questo territorio esercita per molti in cerca di un miglioramento delle proprie condizioni esistenziali e abitative.