XII Giornata internazionale di Studio Inu
Benessere e/o salute? 90 anni di studi, politiche, piani

18 dicembre 2020


ABITARE L’INFORMALE.
ALLA RICERCA DI UNA GIUSTA MISURA PER PROGETTI E POLITICHE DI RIGENERAZIONE URBANA NEI PATRIMONI ABITATIVI PRIVATI DELLA PERIFERIA METROPOLITANA

Tavola rotonda online a cura di Andrea Di Giovanni e Agostino Petrillo, Dastu – Politecnico di Milano

 

Partecipano

Alfredo Alietti, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Ferrara

Gennaro Avallone, Dipartimento di Studi Politici e Sociali, Università di Salerno

Goffredo Buccini, Corriere della Sera – in attesa di conferma

Giovanni Caudo, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi Roma Tre

Carlo Cellamare, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale, Università “Sapienza” di Roma

Giovanni Laino, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli “Federico II” – in attesa di conferma

Sonia Paone, Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Pisa

 

18 dicembre 2020
ore 11.00-13.30
Sala 13

 

Benessere e salute (temi della XII Giornata internazionale di studi INU) sono stati sfondo di politiche e programmi, piani e progetti solamente nei casi in cui le domande e i bisogni delle società e degli individui hanno potuto trovare chiara e legittima rappresentazione politica e culturale, ricevendo un trattamento formale che li ha inclusi nei bilanci e nei programmi delle amministrazioni centrali e locali.
L’abitare informale rappresenta in molti casi una condizione esistenziale che pervade la sfera del lavoro e quella domestica, talvolta con effetti di rinforzo dell’una sull’altra e con la creazione di una caratteristica spirale tra abitare informale e lavoro precario. In questo contesto le ripercussioni sulle società e sul loro livello di coesione e integrazione sono evidenti e capaci di produrre effetti conseguenti sullo spazio e sul funzionamento dei sistemi urbani per quanto concerne la gestione e il funzionamento degli spazi del lavoro, i processi di manutenzione e di cura per i patrimoni abitativi interessati, l’uso dello spazio pubblico come ambito di espressione di alcune fondamentali esigenze di socialità che non trovano altra soddisfazione.
La dimensione epocale e di lungo termine delle migrazioni continentali in corso, insieme alle minacce per la salute e il benessere personali e collettivi rappresentati dalle pandemie, sono condizioni strutturali che condividono alcuni fattori causali (identificabili nelle azioni dirette e indirette dell’uomo sugli ecosistemi e nelle modificazioni prodotte) e agiscono sinergicamente acuendo il disagio esistenziale di una parte delle popolazioni urbane.
A partire da queste premesse, la tavola rotonda intende indagare cause, condizioni attuali e prospettive future per i contesti delle periferie metropolitane del Paese in cui l’abitare informale (nelle sue molteplici dimensioni) costituisce una condizione persistente e rilevante che investe patrimoni abitativi – spesso di natura privata – dando luogo alla formazione di enclave urbane caratterizzate da vulnerabilità personali e sociali, deperimento delle strutture spaziali, riduzione del potenziale funzionale delle città. La tavola rotonda vede il contributo di studiosi afferenti e diversi campi disciplinari e si pone in relazione sinergica con alcune delle sessioni tematiche della XII Giornata di Studi INU. Essa, in particolare, si propone di operare una chiarificazione concettuale della categoria “abitare informale”, esplorando per via teorica ed empirica le diverse dimensioni del fenomeno, e di avviare una riflessione sulle possibilità d’intervento in questi contesti attraverso piani e programmi, politiche e progetti capaci di interpretare le condizioni locali e di operare in una prospettiva di rigenerazione sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale.

 

Info: https://www.gsinu.com